Contro la paura nuovi neuroni


La paura è un’emozione primaria. Essa è presente sia nella specie animale che umana.
Galimberti definisce tale emozione con queste parole:
“Emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale,
anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso
accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo,
che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non
specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di
lotta e fuga”.
Quest’emozione è caratterizzata dalla sensazione che qualcosa minacci la nostra esistenza o
la nostra integrità biologica non solo nostra ma anche delle persone a noi più vicine. Può
accadere che questo vissuto  venga riflesso nel futuro determinando nel soggetto il pensiero
che qualcosa di brutto accadrà a noi o agli altri. Tale sensazione può portare  il soggetto ad
aggredire per eliminare o allontanare l’oggetto della paura (condotte aggressive) o al
contrario fuggire da questo per evitare il danno che potrebbe procurarci (condotte di
evitamento dall’oggetto fobico).
Pankaj Sah, direttore del Queensland Brain Istitute, ha annunciato risultati ad una ricerca
studiata dal suo team.
Gli studiosi australiani hanno osservato la generazione di nuovi neuroni nell’amigdala,
reazione cerebrale importante per lo sviluppo di ricordi legati alle emozioni e in particolare
alla paura. Questo processo di neuro genesi era già stato osservato dal team di Sah
nell’ipotalamo, cruciale per l’apprendimento e la memoria spaziale.
La scoperta aveva cambiato la convinzione che il cervello adulto fosse immodificabile. I
ricercatori hanno osservato e verificato la generazione di nuovi neuroni e la presenza di
cellule staminali nervose sia attive sia quiescenti nell’amigdala di topi adulti.
Nell’esperimento di Sah, il numero di queste cellule e le loro caratteristiche non cambiavano
quando i roditori erano esposti a situazioni che inducevano paura.
Si ha la possibilità che questi neuroni vadano a contribuire alla formazione di ricordi legati a
eventi spaventosi ma questi dati devono essere ulteriormente approfonditi. Tale scoperta
potrebbe avere importanti implicazioni sui disturbi d’ansia, come il disturbo post traumatico
da stress. In tali patologie,infatti,  si osservano alterazioni delle connessioni neuronali a livello
dell’amigdala.
Vorrei ricordare quanto quest’emozione primaria sia indispensabile alle specie perché ci
permette di salvaguardare la nostra integrità. Spesso mascheriamo con la parola ANSIA una
serie di emozioni indefinite. Ecco, l’invito è quello di poter avvicinarvi a sentire e distinguere
le più svariate emozioni dando ad esse il giusto nome.

Dott.ssa Mariachiara Pagone

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