La separazione dei genitori per i bambini è un evento di per se negativo?


Molte sono state le ricerche che hanno riguardato il pericolo del divorzio per i figli nella letteratura internazionale.

Questo evento è imbevuto di tristezza, malessere in quanto richiede un brusco cambiamento nella vita. Ciò non è augurabile per i bambini.

Non possiamo purtroppo non osservare che le separazioni e i successivi divorzi sono in grandissimo aumento. Questo ci pone di fronte alla necessità di osservare la complessità dei fattori che intervengono per poter evitare pregiudizi.

In tempi passati, la maggior parte delle coppie continuavano a restare insieme nonostante erano fortemente conflittuali. Le coppie continuavano a condividere la stessa casa in quanto il sistema sociale  e religioso così indicava.

Essendo oggi aumentata la libertà individuale ed essendosi fatta più forte la necessità di scegliere l’amore, le coppie che stanno male spesso decidono di lasciarsi.

Cosa determina nei figli?

I figli reagiscono diversamente in base alla loro personalità, alla fase della vita che stanno attraversando (infanzia, adolescenza, matrimonio ecc) e le modalità con cui la separazione si determina.

È importantissimo sapere che la separazione non è di per se un evento distruttivo, a volte e risolutivo per evitare sofferenze prolungate ai figli. I figli potranno star bene se non verranno posti al centro di una disputa su chi è il genitore migliore, a chi vuol più bene e con chi vuol abitare. Sono queste infatti le controversie che portano i bambini ad essere confusi, ciò li porta a dover far scelte che non vorrebbero fare.

Si può uscire da una separazione senza grosse difficoltà psicologiche se a far la  differenza sono le modalità con cui vengono gestiti tali  eventi. Importante è la vicinanza delle figure parentali tutte, e la capacità del sistema familiare e sociale di non attribuire al divorzio tutto ciò che accade nelle esperienze successive creando un circolo vizioso.

La separazione se avviene in modo sano può contribuire a far si che il ragazzo possa sviluppare migliori capacità adattive ed ampliare le figure parentali importanti della loro vita. Indispensabile è la continuità con i nonni. Importante  è condividere l’esperienza con i fratelli. Può capitare che ogni figlio occupa posizioni diverse nei confronti dei genitori.  Le posizioni possono essere interscambiabili in diversi momenti della vita e le alleanze  possono modificarsi.

Il punto focale è l’equilibrio cercato e raggiunto a piccoli passi  attraverso l’aiuto reciproco.

E’ un po’ diverso per i figli unici i quali il peso è tutto su loro stessi. Questo può influenzare il rendimento scolastico e la relazione con i coetanei.

Bisogna ricordare che è una necessità familiare quella di trovare una soluzione a rapporti familiari difficili.

Dott.ssa Mariachiara Pagone

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