Sorridere è una delle attività più benefiche per la nostra salute e il nostro benessere. Ridere è una reazione a situazioni e serve ad esprimere emozioni. Si tratta di un comportamento che favorisce la fiducia reciproca nella comunicazione tra le persone. Uno studio condotto presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, ha preso in esame uomini che avevano oltre 95 anni di età; i dati dello studio affermarono che affrontare la vita con il sorriso andava ad influenzare la longevità.
Il dott. Franco Scirpo, sottolinea come ridere aumenta l’ossigenazione del sangue; influisce positivamente sul ricambio della riserva d’aria presente nei polmoni e stimola la produzione di serotonina.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Genetics e ha confermato che gioia e rabbia, memoria e capacità di comprensione sono strettamente correlati ad alcuni neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina. Tali neurotrasmettitori sono in relazione con la durata stessa della vita media, secondo la loro maggiore o minore presenza e funzionalità. Uno studio statunitense ha rilevato come negli anni Cinquanta le persone ridessero in media dai 45 ai 60 minuti al giorno contro i 15 minuti odierni.
Il sorriso va a stimolare sia la produzione di endorfine, sia degli ormoni della felicità, che alleviano il dolore. Si ha una maggiore produzione di anticorpi; l’aumento dell’irrorazione sanguigna degli organi interni, l’aumento dell’irrorazione sanguigna dell’epidermide e dei muscoli facciali; il miglioramento del tono muscolare addominale; il miglioramento dell’autostima; la neutralizzazione degli effetti dello stress;la neutralizzazione degli effetti dell’ansia;lo sviluppo di una maggiore predisposizione ai rapporti sociali.
In pazienti ammalati di cancro si è rilevato un aumento delle cellule T e delle natural killer(NK), importantissime per contrastare tale patologia così come le infezioni virali, proprio grazie al ricorso alla terapia del sorriso. Un’ultima interessante applicazione di questa cura e attività di prevenzione è quella delle malattie cardiovascolari. Infatti uno studio condotto a Baltimora dall’Università del Maryland e presentato a Orlando in Florida all’inizio del 2005, ha comprovato che la risata è in grado di aumentare l’espansione del rivestimento interno dei vasi sanguigni (endotelio) esattamente come succede con l’esercizio fisico. Infatti, gli impulsi piacevoli che produce la risata arrivano alla corteccia cerebrale da dove sono inviati al sistema limbico e all’ippocampo che a loro volta risvegliano la produzione di endorfine, cioè i mediatori chimici responsabili dello stato di eccitamento. Questi mediatori agiscono direttamente sull’endotelio favorendone la dilatazione. In questo modo si attua una prevenzione dell’aterosclerosi e si riducono i rischi di infarto e ictus.
Praticamente le modificazioni fisiologiche apportate da una sana serie di risate sono paragonabili a quelle che si hanno come conseguenza di un’attività aerobica.
Direi che ridere fa bene… riscopriamo tutto questo nelle relazioni umane.
Dr.ssa Mariachiara Pagone