Elastica-mente:progetto di oreficeria con gli utenti del C. Diurno “G.Fapore” Centro di Salute Mentale “Miraschera”


Anche quest’anno mi ritrDSC_0139ovo a presentare il progetto “Elastica-mente”. IL progetto da
me ideato e condotto ha visto interessati gli Utenti del Centro Diurno “Giuliana
Fapore” si trova alla sua seconda edizione.
Elastica-mente è stato un viaggio iniziato l’anno scorso che mi ha permesso di unire
conoscenze e competenze che affondano le radici sia nell’arte che nella psicologia.
Prima di essere psicologa sono diplomata in Oreficeria e questo bagaglio personale
mi ha permesso, una vola conosciuti gli utenti del centro diurno, di dare loro una
nuova opportunità.
Inizialmente il progetto aveva semplici obiettivi quali il potenziamento della
manualità fine e l’integrazione degli utenti con un sistema sociale, esso si è poi
trasformato in ben altro. Gli utenti sin dall’anno scorso hanno mostrato passione e
interesse al punto di superare le aspettative iniziali. Sono riusciti a realizzare delle
presentose (gioielli tipici abruzzesi) donati ai borghi e ai sestieri della Giostra
Cavalleresca di Sulmona. Oltre alla progettazione e alla realizzazione c’è stato uno
studio del gioiello e della sua storia. Visti i fantastici risultati ottenuti ho voluto alzare
il tiro e chiedere agli utenti qualcosa in più, avendo percepito ed osservato le loro
potenzialità.
Quest’anno infatti la richiesta fatta loro è stata quella di creare un gioiello unico.
Tutto è iniziato così con la fase ideativa dove gli utenti in base alle loro capacità e
caratteristiche hanno fatto il massimo per riuscire in questo nuovo compito. Ognuno
di loro ha messo in movimento le proprie abilità e le proprie potenzialità e si da
subito tutto ha assunto una connotazione molto interessante. C’è chi si è
differenziato per la propria astrazione della forma e chi per la propria classicità. Tutto
è stato assemblato per realizzare il gioiello. “Miraschera” nasce dall’idea di una
maschera africana e da quadri di Mirò. Si è studiato anche il periodo storico di Mirò e
il surrealismo. I ragazzi sempre più hanno mostrato le loro qualità ed hanno
potenziato gli insegnamenti precedenti. Il gioiello è attualmente esposto alla Mostra
dell’Artigianato Abruzzese di Guardiagrele che verrà inaugurata il prossimo 31 Agosto
alle ore 18:00.
Quest’introduzione per accennare al tema della riabilitazione psichiatrica e
all’importanza che rivestono questi progetti e la presenza di professionalità diverse.
La riabilitazione psichiatrica o psicosociale si è pian piano modificata dall’essere un modo per
far passare il tempo agli utenti, alla proposta di attività sempre più vicine ai loro interessi.
Il fare non è sufficiente per parlare di riabilitazione ma ci vuole una cornice più ampia.
La cornice è il contesto umano, la relazione con le altre persone. Così, nella riabilitazione
psichiatrica, il fare può diventare “ fare insieme agli altri”, ciò permette di smussare spigoli
e spianare rigidità. Il fare insieme è uno scambio di idee, di affetti, di cose, è partecipazione a
quello che si sta facendo, avere il diritto di dire la propria opinione e di essere ascoltati.
Percorso piuttosto faticoso ma che prevede la collaborazione tra gli utenti e il personale.
La riabilitazione psichiatrica scende oggi “sul campo”, fuori dagli spazi istituzionali, questo è
l’esempio di Elastica-mente che ha portato i ragazzi a frequentare un laboratorio orafo
(Alessio Mancinelli- SULMONA) , inoltre sempre più orientata a considerare i pazienti non
come consumatori di servizi e di risorse, ma loro stessi diventano risorse. Protagonisti che
dicono la loro opinione sul loro percorso di cambiamento e cura, sui loro bisogni, diventando
produttori di significato.
Tutto questo può sembrare ovvio ma non sempre lo è. Ringrazio per questa opportunità il
Capo di Dipartimento Dr. Vittorio Sconci e la Resp. Del Centro Diurno Dr.ssa Alessandra
Cottone per aver creduto vivamente a questa iniziativa.
Vi aspettiamo il 23.07.2015 alla presentazione del Progetto “Elastica-mente” presso la
Rotonda di S. Francesco della Scarpa alle 17.30.
Vi aspettiamo numerosi per capire l’importanza che la cittadinanza deve dare a queste
persone evitando la loro emarginazione e potenziando la loro integrazione.
Dr.ssa Mariachiara Pagone

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